Dall’apocalisse all’essere

E’ finalmente giunto un tempo dell’apocalisse, che rivela quanto è stato oculato affinché, il bene del sapere, potesse servire ad incatenare nella conoscenza coloro che dispiegavano verso una possibile soluzione nella comprensione di quella che viene definita Verità.

Dall’apocalisse[1] all’essere

E’ finalmente giunto un tempo dell’apocalisse, che rivela quanto è stato oculato affinché, il bene del sapere, potesse servire ad incatenare nella conoscenza coloro che dispiegavano verso una possibile soluzione nella comprensione di quella che viene definita Verità.

Si può infatti osservare in ogni campo una manifestazione di contro-informazione che tende a screditare quella che fino ad oggi è stata ritenuta la fonte, ma nello stesso modo, si può osservare come il medesimo comportamento sia della fonte stessa, verso quei movimenti che si possono ritenere creatori di una nuova forza che non è più centrifuga, ma centripeta.

Fino ad oggi l’espressione dell’energia centrifuga che è anche il punto di osservazione secondo principio di caduta dell’energia sul piano terrestre, ha manifestato la sua predominanza per dominio della visione illuminista sull’aspetto spirituale.

Abbiamo quindi potuto constatare che anche l’informazione era vissuta secondo il principio osservato ed è stata la ragione di una sua più semplice manipolazione, sia dal punto di vista della tecnica usata che dal punto di vista dell’assunzione di questa tecnica, ovvero della capacità non conscia di essere assorbita dal punto di vista individuale prima e collettivo in un secondo tempo.

Non bisogna infatti dimenticare che la manipolazione non è un concetto che può essere applicato nell’immediato al collettivo perché lo stesso è reticente, essendo immobilizzato nei suoi luoghi comuni e nelle sue abitudini. C’è necessità di un “complice” che fornisca la testimonianza o il suo convincimento alla moltitudine, di modo che avvenga, di seguito, la trasformazione.

E’ quindi d’importanza fondamentale il TESTIMONIAL, così come ci insegna la più elementare tecnica di marketing.

Ora, noi siamo in un tempo di femminilizzazione dei concetti espressi, ovvero del raggiungimento di quell’opposto che fino ad oggi è stato sperimentato, con l’insediamento, la focalizzazione, la conquista, come rappresentazione di quella maschilità che voleva fecondare la materia per renderla propria.

Come la natura insegna, ogni corpus fecondato, restituisce il creativo, come reazione di quel ricevere che poi diventa un dare.

Siamo dunque in quei tempi del dare, dove l’espressione di un femminile si perde nell’universalità del cosmo nella forza espressiva dell’essere, come maturazione di quel secondo momento fondamentale dove non è più l’assoluto che domina il conoscere ma la piena relatività negli sconfinamenti che giungono a liberare l’essenza della conoscenza, della libertà di un’espressione che non vuole (né deve) essere più condizionata.

E’ questo il senso del tempo rivelato, che mostra nella confusione dell’impossibile ogni considerazione che ha raccolto nel possibile.

Non esiste, in questo tempo, il dimensionamento e neppure sarebbe possibile giacchè questa forza è quella che agisce spostando la forma, togliendo i confini, eliminando le barriere.

Ci sarà un Nuovo Tempo, quello dell’unione. Dove la forza centripeta non sarà più in disarmonia con la forza centrifuga e l’alternanza sarà sostituita dall’armonia dell’incontro. Questo Tempo è il risultato della rivelazione e sarà quello degli Uomini totali, dell’integrazione dello Spirito nella Materia.

Il 2 Ottobre 2008, l’opposizione tra Saturno[2] e Urano[3] porta a un disconoscimento della collaborazione, nell’espressione di patti e di quelle alleanze che pur essendo nate nella visione sbagliata di un potere occulto, garantivano al popolo occidentale, una pacifica visione di convivenza. Oggi le porte dell’Ovest si aprono al travaglio ed ogni data manifestata per la preparazione al risveglio, dovrebbe solo garantire questa possibilità.

Tuttavia, negli uomini prevale quell’errato senso dell’appropriazione che spesso è la ragione della loro più grave perdita.

EnergiaMaya

 

[1] Dal verbo greco “apokaljpto”= “svelare”, deriva il sostantivo “apokàljpsis”= “rivelazione, manifestazione”
[2] Nella visione patriarcale come simbologia di un potere riconosciuto dal ruolo, ovvero dal volere sociale imposto per lo più in maniera inconsapevole.
[3] Nella collaborazione con le energie del cosmo, Urano rivela la sua proprietà transitiva, in grado di trasportare l’individuo verso l’ambito dove il nulla si riveste del nuovo (vedasi “Alcune parole sulla guarigione” – Astroenergia – in pubblicazione anno 2008)

Pubblicato da Giuseppina

Amo la dialettica ma non disdegno la didassica.

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