La presenza dell’assenza (solstizio invernale)

Nella tradizione celtica precristiana la festa del solstizio invernale Yule, era la festa dedicata alla rinascita.

Possiamo capire questo anche da un punto di vista energetico, essendoci
un rallentamento che volge verso il punto più basso che è anche considerato l’occhio del ciclone o per meglio dire, l’assenza temporale. In questo momento si vive una sorta di oasi, di porta dimensionale, dove questo rallentamento deve essere armonizzato dall’individuo perché egli possa riallinearsi con il movimento naturale e godere di quella forza enorme che esprime il momento del solstizio invernale.
Dal punto di vista fisico, occorre bere tisane, decotti, che siano in grado di depurare l’organismo per arrivare più vitali e purificati verso il 21 dicembre. Il profumo delle spezie è molto indicato in questa stagione.
E’ importante che anche la mente sia depurata, per questo cercate dei momenti di meditazione, letture distensive, passeggiate in mezzo ai boschi o ai parchi in silenzio, senza disturbi.
Provate a spegnere telefonini, computer e altri mezzi di comunicazione per un’ora al giorno.
Sperimentate la presenza dell’assenza. Godete di questi momenti.

La guida al Solstizio invernale la trovi qui con esercizi dedicati, adatti per questi giorni.

Pubblicato da Redazione

Amo la dialettica ma non disdegno la didassica.