Siamo arrivati al secondo plenilunio spirituale: il Wesak. Come ogni anno propongo sempre un piccolo lavoro in questo momento per assorbire al meglio quest’ondata di prana spirituale e poterne godere ampiamente nel corso dell’anno. Il Wesak è un appuntamento molto importante per chi fa un cammino di crescita spirituale – umano – energetico. Non a caso ho inserito l’umanità nel mezzo tra le due qualità più invisibili della persona perchè penso che l’umanità sia quel tramite di esperienza attraverso cui la nostra dimensione spirituale può vibrare sempre più nell’unicità e nella bellezza, sempre più vicino alla Fonte ma che necessariamente deve essere accolta (e raccolta) dall’energia e dallo Spirito perchè sia protetta nella sua fragilità.
Il tema di questo Wesak è proprio legato alla dimensione terrestre dell’esistenza, un tema molto ricorrente in questo 2014. Analizzando i transiti di questo momento quello che possiamo scorgere è la “visione” di un Sole, che rappresenta la personalità terrestre, nella costellazione del Toro. Ma non è forse in questo punto che sono presenti le Pleiadi, guida instancabile dell’umanità? Quindi stiamo parlando di terrestri, uomini e tutte le creature di questo pianeta. Opposto al sole (come in ogni plenilunio) con accanto il Signore del Karma (Saturno) che guida questo canale di comunicazione, partendo dallo Scorpione, la Luna richiama in noi il percorso dell’esistenza con il richiamo dei Maestri/Angeli che ci aiutano . L’asse Toro-Scorpione è un asse karmico che ci ricorda come il piacere effimero debba essere strutturato e radicato nella profondità per non scivolare via come acqua sull’asfalto, non portando nessun nutrimento e nessuna possibilità. Una forma di crescita e di responsabilità che ciascun individuo porta sull’intero piano terrestre. Siamo nel momento di concepimento energetico più fecondo per l’umanità. Questo significa che nei prossimi mesi potranno essere visibili (per chi le sta cercando) quelle opportunità di cambiamento globale (cioè che riguarda il pianeta) ma sarà molto importante restare nella vibrazione dell’amore per poter cogliere al meglio queste occasioni.
Bisogna infatti ricordare che siamo ancora nella presenza di quel flusso di realizzazione e che il piacere è senza dubbio importante e utile per impegnare l’individuo in un percorso di crescita. Ma il Wesak è la promessa di una realizzazione spirituale che deve iniziare dalla carne, dai sensi, dalla percezione fisica dell’essere. La negazione del terrestre non potrebbe portare frutti verso il cielo spirituale, perchè sterile e privo di linfa feconda così come la negazione spirituale porta gli individui nell’ombra, perchè incapace di infondere quell’aurea di bellezza che lega la materia allo spirito. Come più volte ho già ripetuto, essenziale è restare nel campo dell’esperienza, attingendo nutrimento dall’esperienza che l’universo offre con generosità e amore per una crescita armoniosa, nella realizzazione di ogni qualità.