Uno degli aspetti che dovremmo approfondire maggiormente, è cercare di capire quanto benessere produce quello che facciamo. Non tanto in termini relativi (mi piace fare una cosa), quanto in termini assoluti (anche se non mi piace, mi fa bene). Il problema è che spesso siamo “rapiti” da abitudini che si insinuano nel nostro quotidiano con quella superficialità che è propria dell’inganno. Quando ce ne accorgiamo abbiamo già sviluppato una sorta di dipendenza che è difficile da spezzare. Analizzando tutto quello che facciamo, ogni giorno, ci renderemo conto di molte cose: spesso il nostro tempo è “vampirizzato” da situazioni, faccende, azioni che non sono così importanti per noi ma questo agire ci porta a rilasciare molta energia, capacità di concentrazione, magnetismo personale ed è questa la ragione principale per cui manchiamo di realizzazione. La maggior parte delle persone che realizza un progetto-sogno, si isola e si concentra su quell’aspetto, per rafforzare quel punto di volontà utile a focalizzare il proprio magnetismo nell’attrazione con quello che maggiormente si desidera. Un aspetto molto utile, quindi, è quello di monitorare qualche giornata per capire dove e quando produciamo benessere e dove disperdiamo energia, attraverso una semplice analisi, dove potremmo annotare quello che facciamo, che sensazione ci dà e cosi via. Per fare questo lavoro propongo due tabelle che potrete scaricare qui:
Scarica tabelle benessere
Nella prima tabella possiamo semplicemente analizzare le cose che facciamo durante la giornata e il grado di benessere che ci producono, in relazione al piacere con cui le facciamo. Potremmo scoprire che alcune cose ci piace farle ma non sono in grado di portare del benessere nella nostra vita.
Nella seconda tabella, sarà utile prima individuare quello che vorremmo realizzare (non più di tre obiettivi per rendere possibile un’analisi anche se sarebbe meglio farne una per volta). Quindi, analizzeremo come prima, quello che facciamo durante la giornata, se ci piace e se ci produce benessere ma sopratutto per quanto tempo e se ci serve in relazione all’obiettivo espresso. Potremmo scoprire esattamente quali sono le nostre abitudini vampire e come ricondurci verso una direzione più realizzante per i nostri obiettivi.
Unendo esercizi e pratiche a questa analisi, il cammino potrà agire in maniera più semplice e visibile anche per i più increduli, così come presentato nel modello dell’ASCESA