In questi giorni, stimolata dai miei percorsi di studi, ho rifocalizzato l’attenzione sulla kundalini, un’energia importante, intensa, piena di Amore.
La parola ha origine nel sanscrito kundala con il significato di avvolto su sé stesso, attorcigliato, arrotolato. Solo quando si è pronti dal punto di vista spirituale, energetico e fisico essa sale fino al settimo chakra per infiammare con la consapevolezza tutta l’energetica della persona, attraverso un percorso di illuminazione che viene attivato dal suo percorso.
Ricordo che in passato, molte persone parlavano di questo passo con estrema facilità e con un’avidità che è tutta dell’uomo occidentale, troppo abituato in un percorso di materialità e di “io voglio, io posso, io devo”. Un risveglio di un’energia cosi potente in momenti in cui la struttura della persona non è preparata, trasforma un percorso di Amore in una perdizione che complica i problemi già presenti, intensificando oblio e senso di disorientamento. Tuttavia la pratica di tecniche e l’ascolto di chi le mostra, porterà sicuramente ad accrescere l’impulso in maniera positiva, riportando quell’equilibrio necessario ad affrontare una crescita che, come in natura, deve essere vissuta sempre in armonia ed equilibrio di ogni parte di sè.
L’autunno è una dimora d’oro e di pioggia (Jacques Chessex)
Il percorso di risveglio porta in sè alcuni segni visibili sia nel comportamento che nell’aspetto fisico. La risalita dell’energia kundalini cura tutti gli organi e le parti del corpo che attraversa, portando un movimento di Amore che è difficile da ignorare e che volge all’esterno in un meraviglioso flusso di energia benefica.