La forza del gruppo

Nel libro “Sull’Anima” ho espresso alcune considerazioni che riguardano la capacità che alcune esistenze hanno di manipolare le persone, di direzionarle e di recintarle in prigioni mentali e fisiche. Lo scopo principale di questa pubblicazione è di creare dubbi nel lettore e iniziare a renderlo consapevole della sua forza.

E’ evidente che ci siano imbrogli e situazioni terribili alle quali l’intera UMANITA’ è costretta da diversi millenni, ma oltre a rivelare la realtà non bisogna mai dimenticarsi di ricordare (non rivelare, leggi attentamente) la natura divina, creatrice, luminosa di ogni essere umano.

Non tutti lo sono, inutile sperare. Prima ancora della pecora “Dolly”, non illudiamoci. Non tutti sono umani, non sono tutti pro umanità. C’è qualcosa però che dovresti considerare molto attentamente: la forza del gruppo. Bastano poche persone per cambiare qualcosa, bisogna che siano tutte allineate, senza un leader insomma perchè se c’è un leader la forza va verso questo, non verso il gruppo. Poche persone allineate in uno scopo cambiano le cose, la realtà. Questo è difficile da credere ma capita molto spesso, soprattutto nel web attraverso i social, strumenti inventati e utilizzati per sfruttare la forza del gruppo. Mi viene in mente la folla davanti Pilato che gridava Barabba anzichè Gesù perchè era stata fomentata non da un mandante (invisibile e occulto), ma da persone sparse tra la gente come il lievito. La massa ha lievitato e il risultato è stato raggiunto.

La forza del gruppo è stata utilizzata sempre verso direzioni anti-umane con l’inganno, la manipolazione e l’utilizzo di strumenti accreditati e accettati dalle persone come canali di informazione sicuri. Qualcosa è cambiato, qualcuno si è svegliato.

Prepariamoci a osservare sempre più stranezze nella realtà spesso come dèjà vu, già visto, già ascoltato, già conosciuto, perchè in fondo la nostra Coscienza evolutiva e il nostro sè superiore sa bene qual è la realtà, sarà semplice accettare la verità.

Cikala Itka

Pubblicato da Redazione

Amo la dialettica ma non disdegno la didassica.