L’equinozio d’autunno è un momento di grande significato simbolico e spirituale, considerato da molti come una sorta di “porta solare”. Questo concetto rappresenta una transizione, un varco verso una dimensione più profonda della nostra coscienza e del nostro spirito. È un tempo in cui le energie del mondo tangibile e intangibile si bilanciano, creando un’opportunità unica per l’introspezione e la crescita interiore.
Il ruolo degli angeli, in questo contesto, è di guida e sostegno. Essi portano una luce indispensabile che illumina il cammino negli angoli più oscuri della nostra esistenza. È con la loro assistenza che possiamo affrontare le sfide e penetrare nei recessi più nascosti della nostra anima. Questa luce angelica infonde il coraggio necessario per affrontare il viaggio interiore, trasformando ostacoli in occasioni di conoscenza e crescita.
L’equinozio segna anche il passaggio dalle sfumature dorate dell’autunno, simbolo della maturazione e della raccolta dei frutti delle nostre fatiche, verso la nuda essenza dell’inverno. In questo spostamento, si vive un periodo di perdita visibile, come la caduta delle foglie dagli alberi. Tuttavia, questa perdita non va intesa come una diminuzione di conoscenza, ma piuttosto come un invito a mettere in dubbio ciò che sappiamo, a spogliarci delle convinzioni superflue e ad abbracciare un viaggio di chiarificazione interna.
L’inverno, che segue, è il tempo dell’elaborazione. È il periodo di gestazione delle idee e delle emozioni, dove il silenzio e la calma permettono ai semi delle intuizioni, piantati durante l’equinozio, di germogliare. In questa stagione, la luce degli angeli continua a guidare, emergendo nella forma di saggezza interiore e consapevolezza.
Attraversando l’equinozio come una porta solare, siamo chiamati a riflettere e a riconnetterci con la nostra essenza spirituale, lasciandoci sostenere dalla luce divina per navigare attraverso le oscure profondità della nostra anima, alla ricerca di risposte e significato. Questa transizione è fondamentale per prepararci a rinascere, con una comprensione più profonda di noi stessi e del mondo che ci circonda, quando la primavera finalmente risveglierà la terra e con essa, il nostro spirito.
