“L’equinozio invita l’individuo al movimento in espansione della forza che si comprime durante la stagione: un viaggio verso il punto zero, dove la distanza delle forze diminuirà fino a raggiungere l’unione. Durante la stagione degli equinozi le due forze sono opposte, quindi complementari nella loro appartenenza e questo determina il bisogno di vivere la divergenza, l’opposizione delle forze stesse.(…) Nell’equinozio autunnale, quando l’energia yin è in espansione è la memoria yang che deve trovare radici profonde nel sapore dei frutti, nei colori della terra, nei profumi maturi che si diffondono nell’aria. La notte ritrova conquista sul giorno e avanza per mettere a riposo la terra e le esperienze dell’uomo nel sonno rigeneratore.
La porta dell’equinozio ci conduce nel viaggio della memoria, energetica, fisica, vitale cosmica, senza la quale l’uomo non può evolvere.
È il percorso della consapevolezza, dell’illuminazione, della comprensione, della fiducia. (…)”
Quest’anno la porta solare dell’equinozio d’autunno si verificherà il 22 settembre.
Gli equinozi a differenza del solstizio dove l’energia dà luogo a un netto discernimento tra gli opposti e quindi permette una migliore polarità, sono momenti di delicato riequilibrio. Ho sempre percepito nell’equinozio questa sensazione di stabilizzazione, di ricerca, di riflessione. L’equinozio è il punto dove possiamo capire come eliminare la divergenza, ritrovare un punto di focalizzazione e di comprensione di noi stessi e del mondo, ugualmente importanti, fondamentali per la nostra realizzazione. Questi giorni sono di buon auspicio per ritrovarsi, quindi, superando quel senso di smarrimento che potrebbe bloccare gesti coraggiosi e audaci, propositivi di un cambiamento che nel mese di ottobre si proporrà soprattutto sotto il profilo relazionale.
L’autunno è una dimora d’oro e di pioggia. (Jacques Chessex)