Diversi, unici

Quando ho cominciato a studiare l’astrologia ho compreso come l’identità degli uomini non è così semplice da capire (e ritrovare). Spesso le persone pensano che essere Capricorno o Bilancia (cioè avere il Sole di nascita nella costellazione del Capricorno e della Bilancia) sia una traccia importante per la conoscenza di sè stessi. Non è così.

Nessuno può essere una copia, un simile, un uguale, eppure viviamo un tempo dove siamo assoggettati terribilmente a dei simili, delle copie e degli uguali anche se ci sforziamo di distinguerci dalla massa per elevarci su di essa, solo per poter essere individuati, riconosciuti e amati nel nostro valore. La stessa politica del Gender tenta questo approccio perchè quella diversità di genere che proclamano non è altro che appiattimento dell’unica differenza che esiste nel genere umano: polarità maschile e polarità femminile. Ma è questa differenza che ci riporta nella capacità creativa e fecondativa che non è solo nel generare un figlio (cosa per altro sempre più complessa…) quanto nell’essere fecondativi nel nostro esistere. Questa capacità che nasce dal pensiero e segue nell’azione è generata dall’accoppiamento non fisico ma complementare con una diversa polarità.

Con questo non voglio esprimere un’intolleranza verso gli omosessuali, perchè l’Amore è la prima porta che intendo aprire verso ogni essere umano. Tuttavia non posso evitare di evidenziare quel percorso di dispersione di un patrimonio energetico che si sta manifestando con sempre maggiore forza in questo periodo storico.

E’ un paradosso che molte persone hanno già compreso, muovendosi nella ricerca di quella soluzione che spesso è nel ritornare figli della natura, nel vivere in collaborazione e sfida con essa, per ritrovare se stessi e la propria direzione vitale.

 

La soluzione quindi è la comprensione di un’identità complessa che non è essere Capricorno o Bilancia ma uomini che nel firmamento trovano quell’imprinting energetico che li ha chiamati a percorrere le strade di questo mondo e manifestare quello che sono.

 

Pubblicato da Giuseppina

Amo la dialettica ma non disdegno la didassica.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: