Seguo con l’approfondire alcuni temi di crescita personale che credo siano molto utili soprattutto in questo tempo dove l’inganno e l’illusione si presentano in forma subdola e non sono immediatamente riconoscibili.
Quante cose facciamo durante la giornata che a ben vedere non ci sono utili ma che vampirizzano la nostra energia spostando la nostra attenzione e limitando la nostra capacità di produrre benessere?
Personalmente ritengo che la frequentazione di alcuni ambiti non permetta una giusta focalizzazione sugli aspetti importanti e ci renda privi di quel potere creativo che è di “sognare” cioè di realizzare qualcosa che non esiste. Questi ambiti tuttavia non potrebbero esistere senza l’apporto energetico di molti di noi, per questo utilizzano metodi persuasivi che non ne permettono un abbandono semplice, neppure quando vi è consapevolezza.
In passato definite con termini come “dipendenze” sotto cui rientravano droghe, stupefacenti, eccessi in ogni caso. Oggi le dipendenze sono maggiori, spesso si insinuano perchè invisibili o apparentemente innocue (non alterano i valori del sangue, non ci rendono privi di conoscenza anche se sicuramente ci privano della nostra coscienza!).
Se immaginiamo di essere un cerchio chiuso che è la rappresentazione della nostra identità con la capacità di assorbire input energetici (informazioni, relazioni, sostanze, energia, spirito, prana etc) che immaginiamo essere come altri cerchi intorno a noi, la dipendenza si forma quando diventiamo satelliti di quell’esperienza che non ci serve più per crescere e accrescere la nostra consapevolezza ma che diventa un vero e proprio vampiro, si nutre della nostra energia per esistere, pretende sempre maggiore dedizione. Questa è la dipendenza e possiamo ritrovarla in qualsiasi campo di esperienza che affrontiamo giorno per giorno.
Ci basti capire quanto siamo satellitari a quall’esperienza, quanto siamo liberi di guardarci intorno, capire, osservare, riflettere. Questo non significa diventare opportunisti nei confronti di altri o altro perchè il rispetto deve sempre essere quel limite invalicabile sia per noi che verso gli altri. Tuttavia, quando qualcosa ci soffoca o ci spinge verso una direzione che per noi è sbagliata, abbiamo il dovere di essere coerenti con la nostra ragione e portare avanti il progetto esistenziale per cui siamo venuti in questa dimensione.
Non diventare mai satellite di nessuno o niente. Sii un meraviglioso centro, permanente, espansivo di energia e di quella meravigliosa bellezza che è solo tua.