Non si può agire in termini di materialità pura: la materia è l’espressione di quello che agisce in termini di pensiero nella coerenza del bisogno o di un desiderio.
La differenza tra bisogni e desideri è molto importante dal punto di vista energetico anche se spesso se ne ignora il significato più profondo. Del resto questa distinzione fa parte anche di un processo di conoscenza e di soddisfazione, cultura e crescita. Più sei consapevole e meno sarai interessato all’apparenza perchè attratto dall’essenza.
Non è solo questo addentrarsi nell’esperienza della Vita a essere importante. Abbiamo anche altri fattori che riguardano più direttamente la nostra predisposizione o qualità, ovvero la proiezione di quei talenti che ormai maturi vogliono esprimere la loro potenzialità. Per questo potremmo essere attratti da un percorso più fisico, più mentale, più spirituale e così via, prediligendo quella Via naturale che meglio ci predispone alla crescita.
Bisogna però passare attraverso la confusione, la coltre di nebbia che attraverso tanta sofferenza e volontà possiamo superare per lasciare quei luoghi comuni, quelle false aspirazioni e quegli obiettivi che non ci vincolano a un vivere totalmente sbagliato.
Il che non significa abbandonare tutto e isolarsi sopra una montagna, ma imparare a scorgere il vero significato di quello che fai, liberando quegli spazi vitali che ti permettono di ascoltare i tuoi bisogni e i tuoi desideri e, piano, rivelare la tua essenza.
Un esercizio utile che propongono in questo caso è una semplice meditazione-rilassamento che può durare dai 10 ai 20 minuti massimo.
Trovo una posizione comoda e mi rilasso, respirando profondamente, fino a quando sento i i muscoli del mio corpo rilassati. Quindi osservo nella mia mente e cerco di individuare i colori che compaiono in quella sorta di oscurità dove appaiono luci e ombre. seguo questi punti luminosi che non sto immaginando ma vedendo perchè quello che osservo è il riflesso del mio corpo energetico (una sorta di visione di un parziale della nostra aurea). Resto in questa osservazione per qualche minuto e poi, rientro nell’attenzione fisica prima di riaprire gli occhi.
Questo rilassamento, fatto almeno una volta la settimana, è in grado di riposizionare correttamente la parte del cervello rettiliano, quello che più influenza negativamente reazioni e comportamenti ma che è molto utile alla nostra sopravvivenza fisica (da qui nascono le sensazioni tipo voglie di mangiare determinate cose che poi sono curative per il nostro corpo). Purtroppo questa qualità non è molto usata perchè viene utilizzata per altro e per fare un esempio è come se pretendessimo di andare in bicicletta e di viaggiare veloci come in macchina. Questo non è possibile e quindi noi usiamo il cervello rettiliano al posto del cervello superiore o della nostra forza psichica, svalutando essenzialmente tutto quello che potrebbe essere il risultato della nostre intenzioni e azioni.
Perdiamo quindi valore in quello che facciamo e non siamo produttivi di creazione, cosi come invece siamo chiamati a fare. Con questo esercizio riallineamento il giusto ordine energetico e fisico e quindi abbiamo una migliore possibilità di capire desideri e bisogni.
Questi esercizi non hanno bisogno di molte indicazioni proprio perchè lavorano sul cervello basso (rettiliano) che tende a smagnetizzare e ostacolare ogni progresso e percezione per poter mantenere il controllo.
Altri esercizi potrete trovarli sul libro dell’Ascesa.