La seconda legge universale è racchiusa nella Creazione intenzionale, cioè esiste quello che penso e che credo esiste o aspetto che si manifesti. Questa legge funziona in base al pensiero quando si desidera qualcosa ma anche quando non si desidera qualcosa. “Ho paura di essere povero” per la legge di creazione è il desiderio di manifestare quello stato perchè in realtà la negazione nel livello energetico non esiste. Esiste quello in cui penso e credo e mi aspetto. Se mi aspetto (con la paura) di vivere la povertà o la privazione dei miei diritti o di essere tradito da chi amo, questo sarà il mio “desiderare” che nel tempo si manifesterà.
Dove nasce il desiderio? Dall’emozione che è una fonte di energia fortissima e per questa ragione viene spesso “manipolata” per essere intrappolata in direzioni sociali a cui alcuni esseri sono molto interessati. In che modo o attraverso quali strumenti hanno manipolato i popoli di questo pianeta? Attraverso le religioni, la politica, il denaro, da qualche anno attraverso l’informazione. In questo modo sono riusciti ad attrarre molte persone, reprimendo la loro creatività, inducendo pensieri negativi come la rabbia, il contrasto, il peccato, la prevaricazione sociale ed economica.
Se proviamo a chiedere a dieci persone tre desideri, facilmente saranno molto simili a riprova di quanto detto sopra ma nello stesso tempo alcune persone potranno desiderare una casa grande ma pensare che non hanno i soldi per permettersela (sei un povero) quindi boicottando il proprio piano creativo. Se penso una cosa ma sono certo (credo) di non meritarla, non l’avrò. Se voglio una cosa ma penso in continuazione che non ce l’ho, continuerò a non averla perchè sto “credendo” che non ce l’ho. Come si esce da questa confusione? Allineando il nostro subconscio e la nostra anima dove è celata la missione della nostra esistenza.
Un esercizio molto utile per aiutarci nella pulizia è il bilancio del pensiero che potrò fare giornalmente attraverso un quaderno da portare sempre con me. Ogni ora (posso mettere una sveglia al mio cellulare) mi fermo e annoto i miei pensieri con trasparenza e autenticità (il quaderno è solo mio, non devo farlo leggere a nessuno). A fine giornata faccio il bilancio del pensiero positivo (credo, ce la faccio, posso, voglio, ho) e quello negativo (non ce la farò, non ho, ho paura, non merito, non ce la faccio). Osservando con continuità e costanza (posso riprendere quando “ho mollato”, ricominciando osservazione) riuscirò a prendere consapevolezza del mio stato e questo aumenterà il mio allineamento e la possibilità di ricondurre la creazione intenzionale verso la mia realizzazione.
Energia Maya