Quando soffri

L’attaccamento porta alla sofferenza. La sofferenza ti guida verso la felicità.

Ogni emozione è importante per la nostra esistenza, non potremmo essere meravigliosamente umani senza la felicità, senza il dolore. L’alternarsi delle emozioni crea in noi movimento e crescita, comprensione e riconoscimento. E’ un gradino che sali e da cui hai una visione diversa: della realtà, degli altri, di te stesso. Può succedere quindi che ti allontani da relazioni o da situazioni, perchè non c’è più scambio energetico ma solo cessione, emanazione, irraggiamento ma questo non è necessariamente un segno di maggiore maturazione degli altri. Potrebbe, per esempio, essere il senso di colpa dell’allontanamento. Ma sei un figlio dell’Universo e devi uscire dal tuo nido, devi imparare a camminare, cadere, farti male, volare.

Se tu fossi davvero un Santo, un Maestro, siederesti sul tuo gradino come se fosse un trono, creando il tuo piccolo universo ***umano*** di relazioni nel bisogno di gratificazione per il tuo Ego? Resteresti appollaiato a irradiare quella cerchia di umanità?

Quando soffri ti rendi conto che spesso lo scambio energetico non è possibile perchè ogni esistenza è rivolta al proprio benessere, alla propria salvezza e pochi sono i Maestri, ancora meno i Santi che quasi sempre senza farsi notare permettono che gli uomini inciampino su una piccola verità.

La sofferenza ti rende forte quando sei debole, felice quando sei triste, capace quando sei inetto, luminoso quando sei oscuro.

La sofferenza è la prova della tua umanità, della tua coscienza viva, del tuo richiamo alla Vita, della tua capacità di cambiare e trasformarti in un uomo migliore lasciando andare quello e chi non puoi più tenere con te.

Energia Maya

Pubblicato da Giuseppina

Amo la dialettica ma non disdegno la didassica.

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